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L'incendio del portone, l'assistente parlamentare: "Gesto senza valore"

La dichiarazione di Antonio Pira: "Non mi interessa perché e a quale scopo avete fatto ciò, tanto non mi sposta di un millimetro"

"Il gesto subito non è nulla. Non ha valore, esattamente come gli autori che lo hanno compiuto, insignificante. Colpire un portone, un'auto o colpire alle spalle o nel buio della notte, è lo stile dei perdenti, dei codardi, di chi non ha argomenti. Io nel bene o nel male ci ho sempre messo la faccia, non mi sono mai nascosto. Non mi interessa perché e a quale scopo avete fatto ciò, tanto non mi sposta di un millimetro. Il giorno che non avrò più il coraggio di dire ciò che penso o di lottare per le cose in cui credo sarà un giorno triste per me, il più triste della mia vita, perché significherà che avrò perso il coraggio di vivere.  Avete fatto un grosso errore di valutazione, non avete solo sbagliato il portone avete proprio sbagliato la via". Queste le parole - riportate dal Giornale di Sicilia - di Antonio Pira, 41 anni, assistente parlamentare del gruppo Popolari e autonomisti dell'assemblea regionale siciliana.

Incendiati il portone di un palazzo e l'auto di una casalinga  

Nella notte fra domenica e lunedì, ignoti - in via Amendola a Licata - hanno incendiato il portone di ingresso di uno stabile nel quale si trovano tre appartamenti, fra cui quella della famiglia di Pira. Su indicazione dello stesso Pira, i militari dell’Arma, ieri mattina sono tornati nella zona e hanno rilevato la presenza di numerosi impianti di videosorveglianza privata, posti cioè a protezione delle abitazioni o di uffici, che coprono una vasta area compresa tra il corso Serrovira e corso Roma, passando per la via Amendola dove si è verificato il fatto. 

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