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Licata Licata

Spedizione punitiva a sprangate al volto, scarcerazioni dopo le condanne

Il gup ritiene cessate le esigenze cautelari per i quattro imputati che hanno trascorso un anno e mezzo in carcere

Scarcerati dopo la condanna. I quattro rumeni, riconosciuti colpevoli di avere brutalmente picchiato con una spranga un connazionale, tornano liberi dopo la sentenza che ha escluso il reato di tentato omicidio. L’ordinanza che annulla la misura cautelare in carcere, alla quale erano sottoposti dal dicembre di due anni fa, è stata firmata dal gup Stefano Zammuto che ha accolto la richiesta dei difensori, gli avvocati Angela Porcello, Luigia Di Fede e Francesco Di Giovanna.

Rapina con sprangate al volto, quattro condanne ma cade l'accusa di tentato omicidio

Lo stesso giudice, martedì pomeriggio, aveva emesso nei loro confronti una sentenza di condanna. Gli imputati erano Joan Mindirigiu, 38 anni, residente a Ravanusa; Gheorghe Bodgan Tanase, 20 anni di Licata; Alin Dragos Rauta, 30 anni, di Grotte; e Iosif Dobrea, 37 anni, anche lui di Grotte. Sei anni e mezzo di reclusione sono stati inflitti a Mindirigiu e Dobrea. Tre anni e mezzo a Tanase e Rauta. L’accusa di tentato omicidio, come sollecitato anche dai difensori, è stata riqualificata in lesioni aggravate. Condanna anche per i reati di rapina e violenza privata.

Le esigenze cautelari, in ogni caso, secondo il gup sono venute meno. All’origine della violenta spedizione punitiva, avvenuta a Licata il 17 dicembre del 2016, ci sarebbe una precedente aggressione ai danni del fratello di Mindirigiu di cui il connazionale era sospettato esserne l’autore. 

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