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Brandara verso l'insediamento: "Stop alle demolizioni? E' demagogia"

Il nuovo commissario nominato dalla Regione, dopo la sfiducia del sindaco Angelo Cambiano, dovrà fare i conti con la situazione non facile: "Licata non è solo abusivismo"

È carica come sempre Maria Grazia Brandara, scelta dal presidente dalla Regione Rosario Crocetta, commissario straordinario di una cittadina al centro della ribalta nazionale, come Licata, dopo la sfiducia approvata i primi d'agosto contro il sindaco Angelo Cambiano, divenuto il simbolo della lotta contro l’abusivismo.

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“Credo che sulla scelta abbia influito il fatto che già sono stata per sette mesi commissario di Licata – commenta l’ex deputato regionale – io ho accettato con grande soddisfazione perché sono innamorata di questa città, una città operosa e corretta. A me infatti dà fastidio l’immagine che è stata veicolata, di una città che significa abusivismo e delinquenza. Licata ha saputo intraprendere un percorso di legalità, sapendo che in tempi passati la politica ha chiuso un occhio, o forse due, perché è più facile catturare il consenso facendo populismo. Io sono per la legalità, ma voglio far emergere che Licata è di più, molto di più. Conosco la gente e i funzionari, in tutte le città ci sono i delinquenti, ma la maggior parte della città e composta da persone splendide. Licata deve essere conosciuta come una bella città, non come la patria dell’abusivismo. Il mio compito sarà anche quello di ridare splendore alla città”.

 Che le demolizioni non si fermeranno, per il commissario Irsap che ha anche ricevuto minacce in passato, è un fatto ovvio: “Nessuno può fermare e fare demagogia su questo argomento - spiega - La magistratura ha fatto un percorso e questo percorso va continuato. Quello che mi fa rabbia è che quella dell’abusivismo è l’unica immagine oggi conosciuta della città. Bisogno dire le come stanno: la situazione in cui ci ritroviamo oggi è frutto degli abusivi di necessità e delle speculazioni della politica passata”.

Licata ha comunque altri problemi, sul quale la Brandara avrà tanto da lavorare: “Altre priorità sono il tema dei rifiuti, l’acqua che oggi scarseggia, ma anche un tema sentitissimo come quello del randagismo. Poi, come in tutte le città, ci saranno altre cose che vanno attenzionate. Dobbiamo chiedere alla Regione e allo Stato quello che spetta a Licata. La prima cosa che comunque farò è incontrare Cambiano e gli altri politici della città per capire insieme se si può ricucire il rapporto con la città”.

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