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Minacce di morte e proiettili per due imprenditori

Su un foglietto arrotolato, oltre alle cartucce c’era una scritta con un pennarello nero, V e A, che non sono altro che le iniziali dei titolari della "Omnia"

Un messaggio con minacce di morte e due proiettili inesplosi di fucile calibro 12 sono stati fatti trovare all'ingresso della ditta "Omnia srl" di Licata che si occupa di smaltimento di rifiuti speciali e pericolosi. Nel mirino i titolari della ditta, Valerio Peritore e Angelo Incorvaia. Lo riporta oggi il Giornale di Sicilia. Si tratta dei due imprenditori che fecero arrestare nei mesi scorsi due dipendenti del Comune di Campobello di Licata: Francesco La Mendola, e il funzionario del settore Ambiente dello stesso Comune, Giuseppe Nigro.

Funzionario patteggia la pena 

L'arresto venne fatto per una tangente da tre mila euro che i due dipendenti avrebbero chiesto alla "Omnia", per sbloccare il pagamento di una fattura per lavori eseguiti per conto dell’ente.

Su un foglietto arrotolato, oltre alle cartucce c’era una scritta con un pennarello nero, V e A, che non sono altro che le iniziali dei titolari della Omnia, Valerio e Angelo. I due, naturalmente scossi da questo episodio criminale, hanno presentato denuncia ai carabinieri del nucleo operativo di Agrigento, con il dettaglio del "messaggio" ricevuto e consegnando la lettera di minacce che è stata sequestrata. 

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