Abusivismo e oneri concessori non pagati, riunite le due inchieste sul porticciolo
Unica udienza preliminare per i due procedimenti, stralciate alcune posizioni per difetto di notifica
Le due inchieste che gravitano attorno al porticciolo turistico di Licata – da una parte i presunti brogli per sottrarre al Comune 7 milioni di oneri concessori e dall’altra una serie di irregolarità che renderebbero la struttura del tutto abusiva – sono state accorpate in un’unica udienza preliminare. A chiedere l’unificazione dei procedimenti era stata il pubblico ministero Alessandra Russo che, nei giorni scorsi, ha chiesto altri ventiquattro rinvii a giudizio.
"Il porticciolo è abusivo", chiesti altri 24 rinvii a giudizio
La nuova proposta di approfondimento dibattimentale (per i reati di abuso di ufficio, abuso edilizio e occupazione abusiva di area demaniale) è stata formulata, innanzitutto, per Luigi Francesco Geraci, 75 anni, imprenditore di Sommatino, titolare della società “Iniziative immobiliari” che ha realizzato il progetto e Vincenzo Ortega, 58 anni, dirigente del dipartimento Urbanistica del Comune: sono loro i due imputati che figuravano in entrambi i fascicoli. Il procedimento sarà trattato davanti al gup Giuseppe Miceli che ieri, dopo la formale riunione, ha disposto lo stralcio di alcune posizioni perché non tutte le notifiche erano andate in porto.